Sostenersi con il tocco gentile
- Studio Pastore
- 26 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Il corpo ha una saggezza antica: conosce gesti di conforto che precedono le parole.

Appoggiare una mano sul petto, accarezzarsi un braccio, stringere le mani: piccoli gesti, spesso inconsapevoli, che hanno il potere di rassicurarci e calmarci.Il tocco gentile non è un lusso, è una necessità.
Quando siamo in difficoltà, un abbraccio o anche solo una carezza consapevole possono riportarci nel presente e farci sentire al sicuro.Imparare ad auto-offrire questi gesti è una forma profonda di auto-compassione.
È come dirsi: “Ci sono. Ti vedo. Va bene così.”
Prova ora: poggia una mano sul cuore, chiudi gli occhi, e resta lì. Lascia che il corpo faccia il resto.



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