Il fango che nutre il fiore: la metafora del loto
- Studio Pastore
- 10 giu
- Tempo di lettura: 1 min
A volte ci sentiamo immersi nelle difficoltà, come in una fanghiglia da cui è difficile uscire. E se proprio da lì nascesse la nostra bellezza?

Sii come un Loto. Questo fiore meraviglioso cresce nella fanghiglia più melmosa. Ha bisogno dell’acqua stagnante per mettere radici. Non potrebbe sopravvivere nella corrente di un fiume.
I nostri difetti, dolori e difficoltà sono la nostra fanghiglia.
Se cercassimo di “ripulirci” troppo, otterremmo forse un’acqua limpida, ma non ci sarebbe più vita autentica.
Il Loto, per fiorire, ha bisogno del buio del fondo. Così anche noi.
Non disprezzare il tuo fango: è lì che si nasconde il seme della tua trasformazione.



Commenti